Stirare i tessuti sintetici e delicati può risultare un’operazione particolarmente complessa, specialmente se si è poco pratici. Fondamentale in questo senso è consultare l’etichetta porta sul retro di ogni capo. Si tratta di un’indicazione molto importante perché essa riporta, oltre al materiale di cui è composto l’abito, il tipo di lavaggio consentito, se può essere stirato e a quale temperatura. Qualora vi sentiste in difficoltà, potrete affidarvi all’esperienza ultradecennale del personale della Lavanderia Giribaldi.
La giusta temperatura del ferro da stiro
I tessuti sintetici sono i più sensibili al calore ed hanno la tendenza a sciogliersi. Per questo motivo è bene procedere con la massima attenzione e cautela. Il consiglio è quello di fare delle prove su un piccolo angolo prima di procedere con la stiratura dell’intero capo. Si possono seguire alcune regole per scegliere la temperatura del ferro da stiro più corretta per evitare danni al tessuto. Questa varia in base al tipo di fibra: infatti ogni genere necessita di una determinata quantità di calore. Scendendo nel dettaglio, il lino ed il cotone vanno stirati a circa 200°C, la seta, il poliestere e la lana ad una temperatura di 150°C. Più delicati sono invece acetato, acrilico, velluto, nylon e lycra per cui ci si deve fermare a meno di 150°C.
Come stirare la seta
Tra i capi più delicati vi è senza dubbio la seta. Per la stiratura si può procedere a casa prestando le dovute attenzioni. Risulterà utile in questo senso impiegare una vaporiera: l’azione dell’umidità del calore e del vapore distenderà le fibre del tessuto. Se invece non ne possedete una, ecco come stirare la seta: azionate il ferro alla temperatura più bassa utilizzando molto il vapore. Questa fibra va stirata, possibilmente al rovescio, quando è ancora umida poggiando su di essa un panno pulito prima di passarvi sopra con il ferro da stiro.