Sappiamo bene che quando si parla di table setting di un ristorante, il tovagliolo è l’accessorio che completa tutto; esplicita lo stile e conferisce alla tavola un piacevole senso di pulizia richiamando sin da subito la nostra attenzione.
Ecco perchè quando entriamo in un ristorante rivolgiamo un colpo d’occhio a questo semplice ma prestigioso oggetto; ci accertiamo che sia pulito, intonso, privo di macchie e ben stirato. Pena altrimenti, la dubbia professionalità e attenzione al cliente da parte del ristorante.
Inutile negarlo: il tovagliolo è segno distintivo di prestigio e senza dubbio di buone maniere.
Ipse dixit: Leonardo da Vinci inventore del tovagliolo
Che Leonardo da Vinci sia l’artista, scienziato e inventore più eclettico e talentuoso del nostro Rinascimento è un fatto indiscutibile. Quello che però pochi sanno, è che fosse un amante della tavola e dell’apparecchiatura, nonchè un vero addicted dell’ordine e del pulito.
Ecco quanto emerge da alcuni scritti dell’epoca: “Una volta, a fine cena — così racconta Leonardo Da Vinci in quello che oggi è chiamato Codice Romanoff — dopo che gli ospiti se n’erano andati, guardando la tovaglia del mio Signore Ludovico, ho visto una scena di totale disordine e inciviltà — neanche un campo di battaglia poteva assomigliarle — e ora penso che la mia prima priorità, prima di qualsiasi cavallo o pala d’altare, sia quella di trovare una soluzione. Ne ho già in mente una”.
Tuttavia il primo tovagliolo messo a punto dal geniale artista fu un totale insuccesso perchè i commensali ne fecero un uso scorretto e totalmente improprio.
Ma l’inventore non si arrese, e compresa l’importanza di questo pezzo di stoffa, ne fece baluardo di civiltà e buone maniere. Numerosi infatti i suoi scritti, disegni e bozze che schematizzavano come piegarli correttamente o per attribuirgli delle forme; o addirittura progettazioni di macchinari impiegati per la sua pulizia e lavaggio( anticipando quella che oggi conosciamo come centrifuga).
A ciascun ristorante il suo tovagliolo
Quella del tovagliolo è stata una diffusione inizialmente difficile, accessorio esclusivo per le corti dei Signori d’Europa prima, e d’uso comune per tutte le classi sociali dopo. Quel che è certo rimane il punto di svolta che ha segnato nell’arte dell’apparecchiatura e nelle buone maniere.
Col passare dei secoli infatti la tavola si è impreziosita e arricchita, parafrasando quel Codex Atlanticus, la più ampia collezione degli scritti e dei disegni di Leonardo da Vinci, dove si possono osservare numerosi disegni che schematizzano come piegare i tovaglioli, forme di fiori, uccelli e addirittura palazzi.
Ecco che allora il tovagliolo diventa oggetto d’arte.
Vediamo adesso qualche consiglio per abbinare a ciascun ristorante il suo tovagliolo; per noi è tutta questione di affinità!
A tre onde: se il tuo ristorante offre una proposta di mare
A cuore: se il tuo ristorante ha un target per coppie
A fiore: se il tuo ristorante è vegano o vegetariano.
Piega base a taschino: se sei titolare di un bistrot
Cappello del Vescovo: ideale per un ristorante classico ed elegante.
Insomma, quando si tratta di tovaglioli non c’è limite alla fantasia!